L’incanto dello Strombolicchio

L’incanto dello Strombolicchio

Strombolicchio

Chi va a Stromboli non può mancare dal compiere un viaggetto in barca verso il cosiddetto “Strombolicchio”. Si tratta di un grande scoglio (o di una piccola isola) nato da assestamenti vulcanici di centinaia di migliaia di anni fa, molto vicino all’isola. La particolarità dello Strombolicchio è dato dalla sua conformazione, ma anche dalla flora e dalla fauna che ospita e dall’essere sede di un grande faro.

Ci si imbatte nello Strombolicchio compiendo il giro dell’isola noleggiando una barca o un gommone, lo si vede comparire a poco più di un chilometro dalla spiaggia di Ficogrande ed è una vera e propria riserva naturale a sé stante di tremila metri quadri per un’altezza di cinquanta metri circa.

Lo Strombolicchio è disabitato a causa della presenza di sole ripide scogliere che non permettono in nessun modo le coltivazioni, tuttavia durante gli Anni Venti fu realizzato sulla sua sommità un grande faro, tuttora in funzione e raggiungibile per mezzo di duecento scalini. L’inaugurazione avvenne solo nel 1938 e durante i primi anni di vita il faro era costantemente presidiato da un “farista” in carne ed ossa. Oggi il luogo del farista è presente un impianto del tutto automatizzato ed alimentato tramite pannelli solari. Il fascino di questo isolatissimo faro sulle ripide cime dello Strombolicchio desta un forte colpo d’occhio e sensazioni d’altri tempi.

La particolare conformazione attuale è dovuta all’erosione di quelle che un tempo erano pendici vulcaniche. Ere geologiche addietro, infatti, questo isolotto aveva una propria bocca vulcanica che via via è andata chiudendosi. Non essendo più alimentato dal magma, il mare è stato del tutto libero di erodere la sua superficie portandolo allo stato attuale: una vera e propria torre naturale formata da rocce di origine magmatiche più resistenti all’acqua marina e che costituivano il camino del vulcano originario. La gente del luogo ha nei secoli ricamato la leggenda secondo cui lo Strombolicchio era in origine il tappo del vulcano di Stromboli, che venne poi scagliato via dalla forza della lava durante un’antica fortissima eruzione. Ovviamente la leggenda è del tutto priva di fondamento.

La sua importanza naturale risiede anche nell’essere territorio ospite per alcune specie di fiori in via di estinzione, come la viola rossa delle rupi, ed anche di altre specie animali a rischio, come la Lucertola delle Eolie e il Falco della regina, che di tanto in tanto vi nidifica. Anche le acque marine dei suoi fondali sono molto preziose ed ospitano specie come pesci pappagallo, cernie brune e molte altre, che è possibile anche intravedere durante le immersioni grazie alla particolare limpidezza delle sue acque. Essendo dal 1991 una riserva naturale integrale, non è consentito ai turisti lo sbarco, sebbene la scarsità dei controlli fa sì che non sempre questa disposizione venga rispettata, ma ci si attiene al buon senso dei turisti di Stromboli, veri amanti di tutto ciò che è Natura allo stato selvaggio. Le immersioni, invece, sono consentite e permettono di godere di paesaggi sottomarini e di organismi animali e vegetali davvero in grado di far restare a bocca aperta chi li vede…anche se, trovandosi sott’acqua, è meglio tenerla ben chiusa!